Un profumo? No, olio extravergine di oliva “Laudemio”!

di Silva Molinas

Un pugno di aziende con un’unica sfida: aggiungere alle proprie produzioni di olio extravergine di oliva qualcosa in più, ossia produrre un olio speciale nei propri territori, tra i più belli della Toscana, identificandolo attraverso una bottiglia inconfondibile con l’eleganza di un profumo. Parliamo di 21 aziende diverse, unite da uno stesso identico marchio: “Laudemio”. Ma andiamo con ordine…

Il territorio

Siamo in Toscana, a Reggello, uno dei comuni più estesi d’Italia con ben 122 mq.  È un territorio molto vario che va dal Monte Secchieta, che sorge sul crinale del Pratomagno, fino alle sponde del fiume Arno. In quest’aerea ristretta sono racchiuse molte attrattive, sia artistiche che naturalistiche. Una zona piena di boschi e percorsi per appassionati del trekking, molto ricercati in estate dai fiorentini che fuggono dalla calura della città.

Vallombrosa

Uno dei luoghi più frequentati è sicuramente Vallombrosa, località di villeggiatura, dove è possibile visitare la bella abbazia, risalente all’anno Mille e gestita dai monaci benedettini della Congregazione Vallombrosiana, oppure immergersi nella Riserva naturale biogenetica che ospita gli Arboreti Sperimentali, una collezione di specie forestali autoctone e esotiche, costituita da migliaia di esemplari provenienti dai cinque continenti. Qui convivono più di 3.000 esemplari di oltre 1.000 tipologie botaniche appartenenti a 85 generi.

Poggio alla Regina

Ma Reggello, nel suo vasto territorio, ha anche altre attrattive come, per esempio, Poggio alla Regina, dalla cui cima è possibile godere di uno splendido panorama. Per i più volenterosi, con una bella passeggiata, si può arrivare invece alle rovine di un castello medievale. Senza faticare troppo poi, a pochi chilometri dal centro, si può visitare l’area naturale delle “Balze di Reggello (o del Valdarno)”, sede di una sorprendente struttura geologica, risalente alla preistoria quando, in questo territorio, c’era ancora l’acqua di un lago. Successivamente il lago è scomparso e, nei secoli a venire, l’erosione e la sedimentazione dell’Arno e dei suoi affluenti, ha creato questa straordinaria meraviglia naturale, costituita da spuntoni di roccia, i “calanchi”, e gole profonde.

Balze di Reggello

L’olio extravergine di oliva

Gran parte della fascia collinare del territorio di Reggello è votata alla produzione di oli e vini eccellenti. La zona è caratterizzata da colture a terrazze, con vigneti e oliveti. Per l’olio extravergine di oliva sul territorio comunale operano oltre 30 aziende tra produttori e frantoi. Ogni anno, per valorizzare queste produzioni, in genere alla fine di ottobre, si svolge la “Rassegna dell’olio extravergine di oliva”, una manifestazione che richiama un grande pubblico amante dell’olio “novo”, che è diventata ormai una tradizione irrinunciabile per tutto il comprensorio. Le produzioni di olio extravergine di oliva sono molto variegate. Si va dai classici blend ai monocultivar, fino agli oli extravergine di oliva certificati, come il “Toscano IGP” o il “Laudemio”, prodotti sia con coltivazione classica che biologica.

Il “Laudemio”

Il marchio “Laudemio” nasce a metà degli anni Ottanta, quando un gruppo di agricoltori lungimiranti, si unì per dare vita a un patto di valorizzazione dell’eccellenza qualitativa dell’olio extravergine di oliva, stabilendo le modalità per seguire un processo produttivo che prevede, tutt’oggi, un rigido controllo di qualità, il legame con la storia, la tradizione, la genuinità e il rispetto del territorio e dell’ambiente. Le regole riguardano la conduzione degli oliveti in ogni sua fase, dalla raccolta selettiva del frutto, alla frangitura e gramolatura, fino all’estrazione rigorosamente a freddo.

Caratteristica comune a tutte le 21 aziende è l’imbottigliamento che avviene in una elegante bottiglia chiara, con una forma che richiama quella di una bottiglia di profumo, protetta da una scatola scura di cartoncino, per preservare la qualità dell’olio dalla luce. Le aziende del marchio “Laudemio” sono ubicate prevalentemente in provincia di Firenze, ma alcune anche nelle province di Siena e Arezzo e molte producono altresì ottimi vini molto conosciuti e apprezzati in tutto il mondo tra i quali, per esempio, quelli del Conte Ferdinando Guicciardini, di Frescobaldi e dei Marchesi Antinori.

Il Frantoio Santa Tea – Gonnelli 1585

La data contenuta nel nome di questo olio extravergine di oliva “Laudemio”, fa già capire quanto radicata sia negli anni la tradizione olivicola della famiglia Gonnelli che risale, appunto, al 1585, quando i fratelli Francesco, Lorenzo e Giulio, figli di Taddeo di Michele di Lorenzo, acquistarono per 300 soldi dai Frati del Convento del Carmine di Firenze il Podere di Santa Tea. Da allora le tradizioni, le conoscenze e la competenza della famiglia è stata tramandata di generazione in generazione.

Innovazioni

È proprio nel Frantoio Santa Tea che, nel 1962, fu installato il primo impianto a centrifuga del mondo per l’estrazione dell’olio extravergine di oliva, che portò poi all’abbandono della macina a pietra. E sempre il Frantoio Santa Tea nel 1985 fu il primo frantoio al mondo ad adottare il tappo dosatore/antiriempimento. E ancora, nel 2007 il Frantoio Santa Tea è stato il primo al mondo a ottenere la tracciabilità di ogni singola bottiglia prodotta.

Apertura del secondo frantoio

Nel 2000 l’Azienda ha allargato le proprie produzioni con la costruzione di un secondo frantoio, il Frantoio Vertine, nel territorio di Gaiole in Chianti, in provincia di Siena, dove produce olio Chianti Classico DOP. Nel 2019 poi, a Piero Gonnelli è stato attribuito il prestigioso premio “Mastro d’olio”, riconoscimento che viene dato, non a caso, alle persone che, con il proprio lavoro, si sono distinte nella ricerca e nel raggiungimento dell’eccellenza. Una storia di tutto rispetto, quindi, che ha portato l’Azienda a una produzione di olio extravergine che, come si può immaginare, è davvero ricca. Dai monocultivar, ai gran CRU come il “DOP Chianti Classico” o l’“IGP Toscano”, come pure il “Profumo d’oliva”, un piccolo gioiello, racchiuso in una bottiglietta originale da 250 ml, che sembra davvero un profumo, conservata, come il Laudemio, in un’elegante scatola di cartone, realizzata in numero limitato.

La produzione dell’Azienda annovera anche olive confezionate con olio extravergine di oliva e una linea cosmetica, a base di ingredienti naturali e olio extravergine di oliva biologico di propria produzione. All’attività dell’Azienda si aggiunge quella ammirevole del ristorante “Olivia Bistrot”, situato in piazza Pitti a Firenze, che racconta la cultura dell’olio extravergine di oliva attraverso il suo menu toscano stagionale, valorizzandolo con il miglior abbinamento ai propri oli.

Laudemio Frantoio Santa Tea – Gonnelli 1585

Il “Laudemio del Frantoio Santa Tea – Gonnelli 1585” è un olio extravergine di nicchia, prodotto in quantità limitata. Ho testato una bottiglia di Laudemio della campagna olearia 2022/2023, su richiesta di un’amica che l’ha acquistata nella grande distribuzione. Devo dire che ero un po’ prevenuta, in quanto la conservazione degli oli nella grande distribuzione, a volte, non è delle migliori. Tuttavia, conoscendo bene gli oli del Frantoio Santa Tea, ero curiosa di sentire com’era questo olio con un anno di vita e sono rimasta piacevolmente sorpresa.

Degustazione

Il colore è ancora di un bel verde smeraldo, così come il profumo, che presenta ancora un fruttato intenso con note fresche erbacee di carciofo e pomodoro. In bocca torna la foglia di carciofo e uno spiccato sentore di noce fresca, accompagnato da un’immediata intensa nota amara, sostituita subito dopo da un piacevole piccante persistente, entrambi giustamente equilibrati.

Abbinamenti

Questo olio si abbina su risotti, tortini di zucchine o carciofi, oppure a crudo su primi piatti e verdure crude o cotte. Ho utilizzato quindi questo “Laudemio” per preparare un pesto di zucchine, basilico, parmigiano e mandorle, con il quale ho condito delle linguine per un risultato decisamente convincente.

Pasta con pesto di zucchine

Questa è la dimostrazione, una volta di più, che, quando un olio è di alta qualità, anche dopo un anno, se adeguatamente conservato, lontano da luce, aria e calore, mantiene pressoché inalterate le sue caratteristiche organolettiche.

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